Fondazione Insieme Per La Vista

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Da oggi la nostra onlus ha a disposizione un nuovo mezzo per farsi conoscere: un splendido spot radiofonico che le è stato donato dal prestigioso Studio Elite di Milano, che festeggia in questi giorni i suoi 16 anni di attività.

Dal tonno e dal salmone una barriera protettiva contro la degenerazione maculare senile. Gli acidi grassi Omega 3 di cui sono ricchi tonno e salmone sono una valida barriera protettiva contro la DMS. E’ la conclusione a cui è giunto uno studio realizzato presso il Laboratory for Nutrition and Vision Research (LNVR) e Jean Mayer USDA Human Nutrition Research Center on Aging (HNRCA) presso la Tufts University. I ricercatori hanno osservato l’assunzione di due acidi (DHA e EPA) da parte di 2.924 pazienti di età compresa tra i 55 e gli 80 anni.

Bocciati i pazienti con il glaucoma: sono poco attenti nell’assunzione dei farmaci prescritti. E’ stato pubblicato nei giorni scorsi negli Usa l’esito di una ricerca condotta su un campione significativo di pazienti affetti dal glaucoma: mentre il 90% dichiara di essere certo di seguire in modo appropriato la prescrizione medica e di avere una tecnica corretta nell’instillazione dei colliri, messi all’opera, meno di un terzo ha dimostrato di essere in effetti in grado di farlo in modo corretto. “E’ di fondamentale importanza – ha dichiarato il Dr. Alan L. Robin durante un’intervista alla Reuters Health- per la buona riuscita di un trattamento medico, avere una discreta abilità nell’assumere in modo corretto i farmaci prescritti.

Da una proteina arrivano buone notizie per chi soffre di degenerazione maculare senile umida. E’ ben nota l’importanza di una diagnosi precoce nel trattamento della degenerazione maculare senile DMS e nella prevenzione della perdita della vista. Dagli USA arriva una buona notizia per chi soffre di questa malattia nella forma “umida”, la più grave e invalidante. Un recente studio ha concluso che, se si blocca l’attività di una proteina nota come CCR3, si riduce la crescita anormale dei vasi sanguigni nell’occhio, fenomeno associato alla forma umida di DMS.

Si invitano i pazienti affetti dal glaucoma a informare, nel caso ce ne fosse bisogno, il proprio medico di famiglia della sospensione della Nota 78 per il rimborso dei farmaci anti-glaucoma.

LA PRIMA CLASS ACTION ITALIANA- PROMOSSA DA 800.000 PAZIENTI CON GLAUCOMA- OTTIENE UNA STORICA VITTORIA SULLA BUROCRAZIA. L’ AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) HA FINALMENTE SOSPESO IL COMPLESSO ITER PER IL RIMBORSO DEI FARMACI E’ stata pubblicata il 28 maggio scorso in Gazzetta Ufficiale la sospensione della famigerata Nota 78, l’ assurdo iter burocratico per ottenere il rimborso dei farmaci anti-glaucoma. La sospensione sarà inizialmente per sei mesi ma si presume poi in via definitiva. E’ la storica vittoria conseguita dalla prima class action italiana. Laddove per ben quattro anni i medici oculisti non erano riusciti da soli a far abrogare all’AIFA questa norma assurda ci sono riusciti adesso alleandosi con l’esercito di 800.000 pazienti e loro familiari.

LA NOTA 78 E' STATA FINALMENTE SOSPESA Pubblicata ieri sulla Gazzetta Ufficiale la notizia che la nostra onlus aspettava da giorni. Una buona notizia per gli 800.000 pazienti colpiti dal glaucoma. (GU n. 122 del 28-5-2009 - Suppl. Ordinario n.81)

GLI 800.000 PAZIENTI CON IL GLAUCOMA PERDONO LA PAZIENZA: RIPARTE LA CAMPAGNA DI PROTESTA DOPO DUE MESI DI STOP. A 60 gorni dalla promessa fatta dall'AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) di avviare con urgenza la revisione dell'attuale assurdo iter per il rimborso dei farmaci anti-glaucoma (Nota 78 Aifa) gli 800.000 Pazienti –adesso davvero spazientiti- riprendono la campagna di protesta. Avevano deciso di dare fiducia all’AIFA, confortati dall’impegno assunto formalmente il 16 marzo scorso dal Prof. Guido Rasi di rivedere con urgenza l’attuale prassi per il rimborso dei farmaci, ma adesso gli 800.000 pazienti di glaucoma hanno davvero perso la pazienza.

Ancora buone notizie per chi soffre di DMS: la maggior industria farmaceutica mondiale ha annunciato di voler sostenere finanziariamente il prosieguo della sperimentazione avviata da alcuni scienziati britannici sull’utilizzo di cellule staminali per curare la più comune causa di cecità, la degenerazione maculare senile DMS. Si dovrebbe giungere alla messa a punto del trattamento sull’uomo in 6 o 7 anni.

Buone notizie per chi soffre di degenerazione maculare senile: alcuni ricercatori dell’University College London UCL stanno mettendo a punto un trattamento che utilizza le cellule staminali. Queste dovrebbero sostituire le cellule colpite dalla DMS. Al momento sono alla fase di test e se la conclusione è positiva si potrà passare alla sperimentazione sull’uomo già nel 2012.