Fondazione Insieme Per La Vista



L'Espresso di questa settimana rivela in anteprima il contenuto degli atti, ancora riservati, dell'inchiesta dell'Antitrust sul caso Avastin/Lucentis: "Big Pharma fa cartello. Spulciando tra le mail l'antitrust svela un patto segreto tra Roche e Novartis. Che ci fa spendere 600 milioni in più di medicinali"

Riportiamo alcuni passaggi significativi:
"Stando ai risultati di una lunga inchiesta dell'autorità garante per la concorrenza le industrie rivali si sono mosse insieme per spingere il farmaco più costoso e gettare pessima luce su quello low cost. Lo hanno fatto, come si evince da atti riservati che l'Espresso ha letto, condividendo strategie di mercato, mettendo a punto veri e propri piani di disinformazione, "sabotando" studi scientifici indipendenti, pagando medici e opinion leader per imporre il medicinale più caro....l'istruttoria svolta dall'antitrust mostra chiaramente una strategia condivisa tra i vertici delle due aziende, provata da centinaia di email sequestrate durante un blitz nello scorso ottobre: dai carteggi emergono scambi di informazioni e incontri a partire dal 2011 che configurano uno scenario di collusione. L'accordo ipotizzato avrebbe fatto lievitare i costi per il servizio sanitario nazionale. L'Authority, utilizzando dati della regione Emilia Romagna e della Società Oftalmologica Italiana stima che l'acquisto di Lucentis ha comportato maggiori costi per 45 milioni di euro nel 2012, fra i 300 e i 400 milioni lo scorso anno e potrebbe arrivare fino a 600 nel 2014. L'operazione ricostruita nell'istruttoria è molto articolata. Dai documenti raccolti risulta che Roche, Genentech e Novartis hanno agito per "sabotare" i risultati degli studi comparativi indipendenti che dimostravano l'equivalenza di Avastin e Lucentis...Nei documenti sequestrati a Novartis si legge che bisogna "generare e comunicare" preoccupazioni relative alla sicurezza di Avastin, o ancora che bisogna coinvolgere gruppi di pazienti affinché facciano sentire la loro voce contro l'uso di Avastin in oftalmologia e a favore di Lucentis. Una manovra senza scrupoli, con il coinvolgimento di consulenti e pazienti pagati per tentare di screditare un farmaco."

Il 27 gennaio scorso si è svolta l'audizione finale di questa lunga inchiesta, e le parti hanno esposto le loro ragioni. La sentenza dell'Antitrust è attesa per la fine di febbraio. Se i fatti gravissimi anticipati dall'Espresso verranno confermati ci aspettiamo che vengano inflitte sanzioni esemplari alle aziende che hanno causato danni così ingenti allo stato e a tutti noi cittadini. Ma soprattutto, ci auguriamo che vengano prese le opportune e immediate misure affinché Avastin sia reso disponibile e rimborsabile per tutti i pazienti di maculopatia. Ma chi potrà mai risarcire tutti quei pazienti che hanno perso la vista perché sono rimasti senza cure?