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I farmaci utilizzati per le iniezioni intravitreali Avastin e Lucentis sono equivalenti. Pubblicati i risultati del Comparison of AMD Treatments Trial (CATT).

Lo scorso 28 aprile sono stati pubblicati sul New England Journal of Medicine i risultati ad un anno del confronto tra Avastin e Lucentis nel trattamento della degenerazione maculare senile neovascolare. Il CATT è il primo studio prospettico randomizzato che è in grado di fornire dati di confronto tra i due farmaci più utilizzati nel trattamento della DMS umida. Altri studi di confronto sono attualmente in corso e tra non molto sarà possibile avere ulteriori conferme ai risultati del CATT o eventuali smentite. Il CATT è uno studio multicentrico indipendente, sponsorizzato dal National Eye Institute del National Institute for Health degli USA che ha arruolato 1.200 pazienti e che con un protocollo impeccabile è in grado di fornire informazioni essenziali per la pratica clinica sia nella scelta del farmaco sia nel tipo di somministrazione. Infatti, i due risultati principali dello studio sono: - l’acuità visiva dopo un anno di trattamento è equivalente per entrambi i farmaci - la somministrazione “al bisogno” – basata su acuità visiva e immagini della macula – è più efficace rispetto alla somministrazione mensile con entrambi i farmaci. La Società Oftalmologica Italiana - con l’azione svolta nel 2007, dal Presidente Matteo Piovella, e sostenuta da tutto il Consiglio Direttivo SOI – ha permesso che l’Italia si posizionasse all’avanguardia mondiale del trattamento della DMS umida. Infatti, il nostro Paese è stato per anni l’unico dove Avastin era erogabile dal SSN per il trattamento della DMS. Va inoltre rilevata l’efficacia delle linee guida SOI nel ridurre (quando correttamente applicate) la percentuale di complicazioni (endoftalmite, cataratta traumatica, emovitreo) da iniezione intravitreale se paragonata a quella riscontrata in Nazioni in cui tale terapia è stata attuata con livelli di sicurezza inferiori.