Fondazione Insieme Per La Vista

DEGENERAZIONE MACULARE SENILE - UNO SGUARDO AL FUTURO

Negli ultimi due anni sono stati identificati 5 geni principalmente correlati alla DMS ed è stato possibile rilevare che alcune combinazioni di geni possono far aumentare il rischio di sviluppare DMS di 250 volte, soprattutto nei fumatori. Non è al momento ancora concretizzabile una terapia genica, ma certamente la individuazione di soggetti con combinazioni di geni ad alto rischio può favorire l'adozione di provvedimenti preventivi come, ad esempio, l'interruzione del fumo di sigaretta.

E' stato dimostrato che l'accumulo nell'epitelio pigmentato retinico di lipofuscina (un prodotto del metabolismo pigmenti retinici alla base del ciclo visivo) può essere un importante fattore di rischio per la degenerazione maculare senile. Sono state individuate delle piccole molecole che, bloccando la proteina RPE65 - essenziale per lo svolgimento del ciclo visivo - riducono la formazione di lipofuscina. Queste molecole sono ancora in studio di fase II, ma potranno rappresentare in futuro un interessante approccio nella prevenzione e forse nella terapia della DMS.

Sempre in direzione antiangiogenica si trovano i farmaci ancora in fase di studio.

Tra questi alcuni sono già in fase di studio sull'uomo.

  • squalamina (EvizonTM, Genaera) è un potente antiangiogenetico la cui caratteristica principale è rappresentata dalla via di somministrazione endovenosa e non endovitreale. I dati iniziali sembrano molto promettenti sul miglioramento della acuità visiva.

  • VEGF trap (VEGF Trap-Eye, Regeneron) è una vera e propria trappola per il VEGF, che avrebbe dimostrato di funzionare sia quando somministrata per via endovenosa che per via intravitreale. Gli studi sull'uomo prevedono comunque la somministrazione per via intravitreale.

  • Bevasiranib (Cand5, Acuity Pharmaceutical) è uno small interfering RNA (siRNA) in grado di silenziare o spegnere i geni che promuovono la produzione di VEGF. Anche questo farmaco prevede la via di somministrazione intravitreale.