Fondazione Insieme Per La Vista

APPELLO AL GOVERNO PER GARANTIRE LA CURA A TUTTI I PAZIENTI
CON MACULOPATIA




In Italia si fanno sempre meno iniezioni intravitreali e 65.000 pazienti con maculopatia rischiano di perdere la vista.
Appoggiamo la SOI Società Oftalmologica Italiana che chiede ora l’intervento delle massime cariche dello Stato, del Presidente della Repubblica e del Premier e sollecita nuovamente il Ministro della Salute affinché venga garantito l’accesso alle terapie a tutti i pazienti.

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Destinatari:
Presidente del Consiglio Matteo Renzi
Ministro della Salute Beatrice Lorenzin
In copia al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella

Cosa chiediamo:

Insieme a SOI Società Oftalmologica Italiana, ASMOOI e a Per Vedere Fatti Vedere ETS chiediamo che vengano tolte le limitazioni all’uso del farmaco Avastin nella cura delle maculopatie e in particolare chiediamo che:

  • Avastin possa venir frazionato da tutte le farmacie attrezzate per farlo secondo criteri di massima sicurezza, sia pubbliche che private.
  • Avastin possa venir prescritto e utilizzato da tutti i medici oculisti italiani, sia in ospedali pubblici che in strutture private
  • Avastin sia rimborsabile per tutti i diversi tipi di maculopatia e per il glaucoma neovascolare (GNV).

Per saperne di più

L’Italia è l’unico paese dove si assiste a una diminuzione del numero di terapie intravitreali a fronte di una crescente diffusione delle maculopatie.  Solo nell’ultimo anno esiste un delta negativo del 40% rispetto all’Inghilterra e del 30% rispetto a Germania e Spagna.

Questi dati evidenziano una realtà sorprendente: in Francia, paese gemello per numero di pazienti affetti da maculopatia, si sono effettuati nel 2014, ben 650.000 trattamenti intravitreali. In Italia solo 230.000, il 10% in meno rispetto all’anno precedente. Per consentire a tutti di curarsi dovrebbero essere 700.000: nel nostro Paese mancano all’appello 470.000 iniezioni.

Questi sono i dati allarmanti diffusi dalla Società Oftalmologica Italiana. Oggi in Italia- sottolinea Matteo Piovella – Presidente della SOI e della nostra Fondazione – in un periodo di tagli e spending review, su 100 euro spesi per la cura delle maculopatie, 77 euro vengono spesi per Lucentis e solo 20 centesimi per Avastin.

In Europa e nel mondo i medici oculisti sono abilitati e messi nella condizione di poter utilizzare Avastin, mentre attualmente nel nostro Paese, solo l’1% dei medici oculisti sono autorizzati e messi nella condizione di prescrivere questo farmaco, 43 volte meno costoso ma equivalente per efficacia e sicurezza.

Il continuo aumento del numero dei casi di maculopatia rapportato all’attuale insufficiente numero di iniezioni sta facendo sì che migliaia di italiani (65.000 è la stima di SOI) potranno perdere la vista.

La determina AIFA di giugno 2014 ha parzialmente reintrodotto la rimborsabilità (ex L. n. 648/96) del farmaco Avastin ma solo per la cura della degenerazione maculare senile, ponendo diverse condizioni per il frazionamento e la somministrazione che, come temevamo, di fatto impediscono a molti pazienti l’accesso alle cure salva vista.

Il frazionamento del farmaco è ora riservato solo alle farmacie ospedaliere: in questo modo si è bloccata l’attività della farmacia privata che già forniva il farmaco in monoporzioni agli oculisti, mentre le farmacie ospedaliere, spesso non attrezzate adeguatamente, non riescono a garantirne la fornitura.

Inoltre, la somministrazione riservata esclusivamente a “centri di eccellenza individuati dalle regioni” ha creato un ulteriore imbuto con il risultato che in gran parte dell’Italia è ora impossibile curare le maculopatie con l’Avastin.

Dei 130.000 pazienti che ogni anno necessitano di terapie intravitreali, la metà, ovvero 65.000 persone, non ha più accesso ad alcuna cura, sia per la scarsa diffusione di Lucentis nelle strutture pubbliche (a causa degli alti costi) sia per le assurde difficoltà (derivanti da impedimenti normativi e burocratici di varia natura) nel reperimento e nell’uso di Avastin. Il continuo aumento del numero dei casi di maculopatia rapportato all’attuale insufficiente numero di iniezioni faranno sì che migliaia di cittadini perderanno la vista con conseguenti gravi ripercussioni su tutto il sistema.

Per questo chiediamo un intervento del Presidente della Repubblica e del Premier. Intervenite prima che sia troppo tardi per tutti!

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